"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


martedì 17 aprile 2018

Parte da Kisaro il nuovo Progetto Mikan Baby per ragazze madri

Don Lucien introduce la riunione 
Con la prima riunione del gruppo pilota della parrocchia di Kisaro, ha preso il via  il Progetto Mikan Baby.Come riferito in un precedente post, dopo il raggiungimento dell'obiettivo di 5.000 capre distribuite ad altrettante famiglie ed il trasferimento della gestione diretta del progetto dall’Associaziane Kwizera a quella della diocesi, nella persona dell’incaricato della pastorale familiare diocesana, don Isidoro, si era deciso di mettere in campo una nuova iniziativa rivolta alla giovani ragazze madri, che numerose, nei villaggi,  vivono situazioni di disagio ed emarginazione all’interno della comunità parrocchiali. Per l'avvio del gruppo pilota si è individuata la parrocchia di Kisaro, di recente costituzione, che  attraverso la pastorale giovanile si è impegnata nell'accompagnamento di queste ragazze madri, spesso totalmente abbandonate a se stesse, per aiutarle a creare piccole attività generatrici di reddito, come è accaduto con il vecchio progetto di cui abbiamo riferito in questo post. E' così che nella giornata di lunedì, nella chiesa della parrocchia di Kisaro si sono date appuntamento le prime 50 ragazze, ce ne sono circa 200 in tutta la parrocchia, che daranno vita ai primi due fruppi da 25, che fungeranno da gruppo pilota per il nuovo progetto. Il parrocco, don Lucien, ha illustrato le finalità del progetto, mentre l'agronomo Jean Claude ha fornito le prime informazioni sull'allevamento delle capre e il vicario parrocchiale ha spiegato le potenzialità, anche economiche, che il progetto può avere nella vita delle giovani. Tutte le informazioni sono raccolte in un apposito manualetto che viene reso disponibile, così come per il passato, ad agni partecipante al progetto. A questo punto saranno rese disponibili le prime 25 capre che saranno sorteggiate alle prime 25 ragazze, mentre le rimanenti 25  rimarranno in attesa dei primi neonati del primo gruppo, con il compito di vigilare affinchè l'assegnataria della capra adempia correttamente a tutte le incombenze richieste dal Progetto, riferendo al responsabile del gruppo circa eventuali inadempimenti. Regolari rapporti saranno poi trasmessi al responsabile del Progetto che, a sua volta, vigilerà attraverso visite periodiche che tutto proceda per il meglio. Ricordiamo che, diversamente da quanto previsto nel vecchio Progetto Mikan, i capretti nati in più rispetto ai venticinque necessari per soddisfare il secondo gruppo saranno lasciati in gestione al gruppo originario, che potrà così dare vita a un piccolo esperimento cooperativistico.

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