"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


venerdì 17 novembre 2017

Da inizio 2018 si entrerà in Rwanda senza visto

Dal 1 ° gennaio 2018, non sarà più richiesto il visto d’entrata in Rwanda. Tutti i viaggiatori, indipendentemente dal paese di provenienza, riceveranno un visto di 30 giorni all'arrivo, dietro pagamento della tassa di 30 dollari USA. Attualmente vengono ricevute in media 350 domande di visto online al giorno che vengono elaborate entro 3 giorni. Fino ad oggi, solo i titolari di un passaporto africano e alcuni altri paesi godevano di questo trattamento. La mossa favorirà il turismo nel paese, grazie al facile accesso di cittadini stranieri nel paese e si pone in linea con l’obiettivo dell'Unione africana di  adottare un trattato per liberalizzare la libera circolazione in tutto il continente.Il trattato cerca di realizzare le vecchie aspirazioni di aprire il continente per aumentare le opportunità di commercio, investimenti e opportunità per gli africani.La direzione dell’Immigrazione ed Emigrazione ha affermato che la nuova mossa porterà probabilmente a una riduzione dell'1,9 per cento delle entrate derivanti dai visti da parte di paesi i cui cittadini non pagheranno le tasse come misura reciproca. Tuttavia, si prevede un aumento delle entrate complessive a seguito del corrispondente aumento del turismo.Le precedenti regolazioni dei visti hanno visto un aumento significativo del numero di visitatori. Ad esempio, quando il Rwanda ha introdotto l'emissione del visto all'arrivo a tutti gli africani, il numero di cittadini africani, che hanno ricevuto il visto all'arrivo ai punti di ingresso in Rwanda, è passato da 31.054 nel 2013 a 77.377 nel 2016. Secondo le nuove disposizioni, il Rwanda concederà immediatamente un visto gratuito di 90 giorni su base reciproca ai seguenti paesi: Benin, Repubblica centrafricana, Ciad, Ghana, Guinea, Indonesia, Haiti, Senegal, Seychelles e Sao Tomé e Principe, oltre alla Repubblica Democratica del Congo, agli Stati partner della Comunità membro dell'Africa orientale, alle Mauritius, alle Filippine e a Singapore. I titolari di passaporti diplomatici e di servizio in Rwanda non avranno  bisogno del visto per recarsi in determinati paesi, in seguito agli accordi di esenzione dal visto stipulati dal governo. La lista include anche Gibuti, Etiopia, Gabon, Guinea, India, Israele, Marocco e Turchia. 

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