"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


martedì 26 settembre 2017

Ong britannica accusa il WWF di colonialismo verde per abusi sui pigmei

 Survival International , una Ong britannica  che lavora da molto tempo  a difesa dei diritti dei pigmei che abitano le grandi foreste pluviali dell'Africa centrale, ha denunciato in un Rapporto,  "Come potremo sopravvivere? La distruzione delle tribù del bacino del Congo in nome della conservazione?"  ripreso da Le Mondei  gravi abusi  perpretati  dalle guardie forestali che prestano servizio, per conto  del WWF e della Società di conservazione della fauna selvatica (WCS) dello zoo di New York,  nei vari parchi gestiti dalle due Ong.La gestione delle aree protette, che si estendono nel sud-ovest del Camerun, nel Congo e nell'estremo sud-est della Repubblica Centrafricana, è  spesso direttamente affidata a queste ONG da parte dei governi locali: il mandato comprende anche il contrasto del  bracconaggio a cui sono appunto preposti i ranger del WWF e del WCS. In questa attività si commetterebbero diversi abusi sui pigmei che hanno già portato Survival, nel gennaio scorso, a presentare al riguardo  una denuncia contro il WWF presso l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) per fatti accaduti in CamerunIl Rapporto predisposto da Survival cita oltre 200 casi di violazioni dei diritti umani in tre paesi del bacino del Congo contro due tribù indigene pigmee dei Baka e dei Bayaka, cacciatori-raccoglitori che hanno vissuto nelle foreste tropicali del bacino del fiume Congo per generazioni.Questi pigmei sono "espulsi illegalmente dalle loro terre ancestrali in nome della conservazione ambientale. Mentre stanno cacciando dentro e fuori di queste zone per nutrire le loro famiglie, i Baka e Bayaka sono accusati di" rubare " devono subire ogni tipo di molestie, vengono picchiati, torturati e uccisi " si legge nel rapporto.Survival, denunciando ciò che definisce un "colonialismo verde" da parte di WWF ritiene che “le grandi organizzazioni di conservazione debbano  chiedere un"consenso libero e preventivo" per il coinvolgimento  dei popoli locali nella protezione dei propri territori ". "L'evidenza dimostra che le popolazioni indigene sono più consapevoli del loro ambiente rispetto a chiunque altro. Solo ascoltando i Baka e i Bayaka e proteggendo attivamente i loro diritti, le organizzazioni di conservazione possono cessare gli abusi sistematicamente dettagliati in questa relazione ".

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