"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


sabato 10 dicembre 2016

Giornata mondiale dei diritti umani: l’ONU promuove il Rwanda

In un lungo articolo comparso oggi su The New Times, l’ONU, per bocca del suo rappresentante in  Rwanda, Lamin M. Manneh, rilascia un generoso  giudizio positivo sullo stato dei diritti umani in Rwanda, che probabilmente non raccoglierà  la condivisione di diversi organismi internazionali che hanno un approccio più critico sull'argomento. Lo fa in occasione della giornata mondiale dei diritti umani, una celebrazione sovranazionale che si tiene in tutto il mondo il 10 dicembre di tutti gli anni per ricordare la proclamazione, nel 1948, da parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione universale dei diritti umani. 
In particolare, dopo aver ricordato gli interventi che con il sostegno dell’ONU il governo rwandese ha attuato in ambito giudiziario cha ha permesso “di fare passi avanti nel garantire l’attuazione dei principi della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo”, il rappresentante dell’ONU riconosce “ il forte impegno del presidente Paul Kagame ad assicurare che  tutti i ruandesi godano delle libertà più ampie nella massima misura possibile, in particolare la libertà dalla discriminazione su base etnica, di classe, di reddito e di genere; libertà dal bisogno e dall'ignoranza; libertà da problemi di salute; la libertà dalla insicurezza personale e nazionale, nonché la libertà di partecipare pienamente nei processi di sviluppo e di trasformazione del paese che si riflettono negli indicatori di buona gestione e socio-economiche molto favorevoli del paese.” La rappresentanza ONU in Rwanda continuerà quindi a “collaborare con altri partner per lo sviluppo a sostenere il governo e il popolo del Rwanda nel loro sforzo per assicurare il godimento della più ampia gamma possibile di diritti umani da parte di tutti”. 

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