"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


domenica 26 giugno 2016

Accordo con società americana per l'export del coltan rwandese

E’ stato firmato nei giorni scorsi un accordo tra le autorità rwandesi e la  società statunitense AVX Corporation, il più grande utilizzatore mondiale di coltan e  produttore di componenti al tantalio per l'industria elettronica, per l’esportazione di minerali del Rwanda negli USA.
E’ bastata la firma dell’accordo per fa dire trionfalmente al ministro  di stato per l'industria mineraria, Evode Imena, che la pura e semplice  partnership con AVX  certificherebbe la presenza di minerali nel Paese, smentendo in tal modo le accuse che i minerali esportati dal Rwanda sarebbero provenienti da zone di conflitto. In particolare il  ministro ha voluto sottolineare come “questo accordo testimoni la provenienza dei minerali smentendo quanto sostenuto dagli  esperti circa l’inesistenza di  coltan bianco  in Rwanda”.
Ricordiamo che in base alle informazioni provenienti da Rwanda Development Board, il settore minerario ha generato, nel 2014, flussi valutari per  circa $ 210,6 milioni   e che tutte le esportazioni di minerali provenienti dal Rwanda sono tracciabili attraverso il sistema di etichettatura attualmente accettato dagli acquirenti a valle dei minerali. Come descritto in questo post, la realtà  è più variegata; infatti, la gran parte dei minerali esportati non vengono estratti dalle scarse miniere rwandesi ma provengono, in maniera più o meno lecita, dalla vicina Repubblica Democratica del Congo. 

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