"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


martedì 10 maggio 2016

Sullo sviluppo del continente africano, l'Europa tradisce i padri fondatori

“Se potrà contare su un rafforzamento dei mezzi, l’Europa sarà in grado di proseguire nella realizzazione di uno dei suoi compiti essenziali: lo sviluppo del continente africano” questo passaggio è contenuto nella dichiarazione Schuman, rilasciata dall'allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman il 9 maggio 1950, la data che oggi segna la data di nascita dell'Unione europea. Vi si proponeva il controllo congiunto della produzione del carbone e dell'acciaio, i principali materiali per l'industria bellica, con l'intento che sottraendo il controllo sulla produzione di carbone e ferro, nessun paese sarebbe stato in grado di combattere una guerra.
Un  richiamo, apparentemente estraneo al contesto di un documento estremamente tecnico-specialistico che dava origine alla CECA- Comunità europea del carbone e dell'acciaio, che, secondo ricostruzioni storiche,  Robert Schuman volle aggiungere di suo pugno al piano predisposto da  Jean Monnet. Sono passati diversi decenni da questa intuizione, rimasta inattuata come tante altre tra quelle espresse dai padri fondatori dell’idea europea, e proprio per non aver posto tra gli obiettivi primari della nuova entità europea questo "compito" ci troviamo alle prese con una emergenza immigrazione che nessuno degli eredi del ministro francese sembra in grado di approcciare con  proposte realistiche. Anzi, salvo qualche timido tentativo come quello del governo italiano che va sotto il nome di Migration Compact, le istituzioni europee, e non solo,  sembrano privilegiare un approccio emergenziale del fenomeno migratorio, condito da sempre meno efficaci richiami all'accoglienza indistinta e indiscriminata, senza mai interrogarsi  su cosa possa fare l'Europa del 2015, cosa ben diversa della CECA degli anni cinquanta, per rimuovere le reali cause del fenomeno .
Siamo cioè a politiche europee attente ai barconi e dimentiche della nave madre, il continente africano, alla deriva.Con buona pace dei padri fondatori.  

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