"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


domenica 16 agosto 2015

Migranti: il punto di vista rwandese

Un articolo apparso oggi sul principale quotidiano rwandese, The New Times,  a firma Sophie Kamya, dal titolo It'is the Mediterranean, not a 5-star hotelsuona come un'indiretta conferma di quanto sostenuto nel nostro post Aiutiamoli a casa loro:la lezione del Rwanda.
Leggendolo, ci si renderà conto come certi discorsi, che fanno fatica a fare breccia nell'opinione pubblica occidentale, comincino invece ad avere diritto di cittadinanza nell'opinione pubblica africana. Qui di seguito riproduciamo l'intero articolo.
Ho sempre pensato che decine di migranti che cercano di raggiungere l'Europa sappiano esattamente a cosa vadano incontro prima di intraprendere l’arduo viaggio.Non ci sono scorciatoie. Dovete farlo attraversando il deserto, superando i gruppi jihadisti  sparsi in tutto il Nord Africa e, infine,  le acque agitate del Mediterraneo. E’ tutto nelle notizie; dal momento che ogni giorno abbiamo centinaia che cercano di raggiungere l'Europa, si potrebbe pensare che i potenziali migranti siano ben consapevoli delle sfide.Ecco perché di recente ho trovato divertente leggere di richiedenti asilo scontenti che esprimevano la loro insoddisfazione per il trattamento che stanno ottenendo in Europa. Un rifugiato dalla Siria si chiede sorpreso "E 'questa l'Europa? Se questo è vero, allora me ne torno in Siria". Un altro uomo che sembrava essere di origine mediorientale si lamentava del fatto che," Non c'erano servizi igienici, letti o cibo per i migranti". Per quanto possa essere solidale con queste persone, molte delle quali fuggono da guerre civili e varie altre forme di persecuzione, non ho potuto fare a meno di scuotere incredula la testa. Che cosa si aspettano questi migranti? Palazzi e alberghi a 5 stelle sulle coste italiane, greche o spagnole in attesa di essere occupati? In entrambi i casi sono estremamente ingenui o sono stati ingannati da contrabbandieri e altri individui senza scrupoli che hanno fatto loro  credere che, una volta raggiunta l'Europa, tutto sarebbe stato facile. Se volete un letto comodo e non una brandina in una  tenda sovraffollata in attesa che vangano predisposti i documenti per rimanere, tornate a casa.
 So che suona duro, ma alcune di queste persone provengono da nazioni relativamente stabili. Sembra che ci sia questo cieco perseguimento del sogno europeo che attira perfino persone provenienti da un buon ambiente. Ho letto di una donna incinta che ha partorito su una delle barche e mi sono chiesta cosa stesse pensando. Ho visto anche alcuni bambini molto piccoli che hanno bisogno  chiaramente di un luogo caldo e sicuro, non delle acque infide del Mediterraneo. L'apparenza inganna, ma molte di queste persone non hanno nemmeno un aspetto povero. Diversi sono ben vestiti e non dimentichiamo che pagano migliaia di dollari per salire sulle barche. Se solo 100 di loro unissero i loro soldi insieme, resterebbero sorpresi dell’ammontere che ne deriverebbe, tenuto conto che alcuni rapporti segnalano che per il viaggio vengono pagati fino $ 3.000.Sono abbastanza soldi per avviare diverse imprese o progetti generatori di reddito, che potrebbero fornire l'occupazione per tutti coloro che scappano verso l'Europa. Perché vendere il vostro appezzamento di terreno, mucche e altri beni, quando non c'è assolutamente alcuna garanzia di ottenere un posto di lavoro lontano da casa? Deve essere l’esempio dei pochi fortunati che in qualche modo ce l’hanno fatta che spinge  gli altri a pensare che avranno la stessa fortuna.Ebbene, la realtà è che non è facile. Potrebbero passare ben cinque anni prima di poter uscire dai  rifugi temporanei e ottenere i documenti necessari per assicurarsi un lavoro significativo. Per molti altri, il rimpatrio è quasi certo. Perché qualcuno dovrebbe sprecare il proprio tempo e denaro per questo? So che io non lo farei.

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