"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


martedì 11 agosto 2015

L'affaire Karake finisce ....a tarallucci e vino

La giustizia britannica ha deciso di chiudere il caso del capo dei servizi segreti rwandesi , gen Karenzi Kareke, arrestato nel giugno scorso all’aeroporto di Heathrow, sulla base di un mandato d’arresto europeo, in quanto la magistratura spagnola lo accusa di responsabilità nell'uccisione di tre cooperanti spagnoli dell’organizzazione non governativa Médicos de Mundo ( leggi qui). 
In pratica si e' deciso che non ci fossero gli estremi per procedere, non riconoscendo la giustizia britannica la possibilità' di estradare in Spagna l'accusato per le accuse a lui mosse dalla magistratura spagnola. Il generale potra' quindi fare presto rientro in Rwanda, con grande soddisfazione delle autorita' di governo di Kigali, che vedevano in questo arresto un pericoloso precedente per accuse consimili che interessavano diversi esponenti dell'attuale governance rwandese. Invece, come era facilmente prevedibile, il tutto si e' risolto in un nulla di fatto, con la signora Cherie Blair, legale del generale e moglie dell'ex premier Tony Blair, a sua volta grande consulente del governo rwandese, che si appresta a spiccare una consistente parcella che nessuno mai si sognera' di contestare, qualsiasi sia l'ammontare, visto il risultato raggiunto.

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