"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


giovedì 16 aprile 2015

Accordo tra il gruppo editoriale VITA e alcuni media dell'Africa dei Grandi Laghi

Il gruppo editoriale italiano VITA firma un accordo triennale con l’Institut Panos Grands Lacs (IPGL), un’associazione fondata nel 2014 per rafforzare il pluralismo massmediatico in Rwanda, Burundi e Repubblica Democratica del Congo, per la produzione di servizi di attualità e di approfondimento destinati ad un network di 16 media burundesi, rwandesi e congolesi.Dall’ufficio di corrispondenza di Bruxelles, Vita realizzerà per Infos Grands Lacs3, l’agenzia d’informazione di IPGL, servizi di attualità e di approfondimento, per la maggior parte interviste, integrando all’offerta di informazione locale uno sguardo esterno internazionale, europeo ed africano, sulla regione dei Grandi Laghi, attraverso le voci autorevoli di esponenti politici di rilievo, rappresentanti di organizzazione internazionali e della società civile, personalità del mondo della cultura, etc.
IGL3 raggruppa i più importanti media indipendenti in Burundi, RDC e Rwanda, tutti fortemente radicati nella regione. Si va da radio nazionali come Radio Publique Africaine (Burundi), Radio Télévision du Groupe L’Avenir (RDC), Radio Isango o TV10 (Rwanda) a media di dimensione provinciale come Radio Maendeleo nel Sud Kivu.
Grazie ai finanziamenti della Cooperazione svizzera, IGL3 intende rafforzare e consolidare il processo democratico in corso nella regione, valorizzando il lavoro dei media nei tre paesi e aprendo un nuovo spiraglio alla promozione della libertà di espressione. Sedici media tra i più influenti dei paesi coinvolti, sono pronti a raccogliere la sfida e a professionalizzarsi da un punto di vista giornalistico ed economico. Si impegnano, cosi, a fornire al loro pubblico, contenuti più professionali e più rispettosi degli standard deontologici internazionali su tematiche che vanno dai diritti umani alla good governance, passando per la sicurezza, lo sviluppo, l’ambiente, l’integrazione regionale o le migrazioni.

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