"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


sabato 3 gennaio 2015

Il Rwanda conclude il mandato nel Consiglio di Sicurezza ONU con un voto decisivo


Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha bocciato la risoluzione, introdotta dalla Giordania e sostenuta dai Paesi del Gruppo Arabo, per la fine dell'occupazione israeliana in Cisgiordania entro tre anni. La risoluzione ha ottenuto solo otto sì, compresi tre membri permanenti - Cina, Russia e Francia- , uno in meno del minimo di nove necessario per l'adozione, due i voti contrari (Stati Uniti e Australia) e cinque le astensioni, tra cui il Rwanda.L'astensione del Rwanda, a cui all'ultimo momento si è aggiunta anche quella della Nigeria, è stato quindi decisivo per non costringere gli USA a usare il proprio diritto di veto. Il voto del Rwanda nasce dalla tradizionale amicizia con Israele e da talune perplessità che sono state sollevate dal suo rappresentante in seno al Consiglio di Sicurezza circa tempi e modi in cui la risoluzione era stata presentata. Da ultimo va ricordato anche la telefonata del premier israeliano, Benjamin Netanyhau, sull'amico presidente Paul Kagame e sull'omologo nigeriano. Con questo voto, dalla indubbia valenza politica, il Rwanda conclude il proprio mandato di rappresentante non permanente nel Consiglio di sicurezza dell'ONU, in cui era entrato, in rappresentanza del continente africano, all'inizio del 2012.Il posto del Rwanda è stato preso dal'Angola.

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