"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


venerdì 26 dicembre 2014

Il Rwanda leader mondiale nell’esportazione del coltan

Quasi un terzo della produzione mondiale di coltan, per la precisione il 28%, è immesso sul mercato dal Rwanda. Infatti, secondo le statistiche della BNR-Banca Nazionale del Rwanda, il coltan, di cui abbiamo diffusamente parlato in un precedente post, con particolare riferimento al suo prezzo, ha prodotto ricavi dalla sua esportazione nell’anno 2013 per $ 134,6 milioni contro i 57 milioni del 2012 (+136,5%), per un’esportazione di complessivi 2.466 tonnellate di minerale( contro 1.144 nel 2012)  a un prezzo medio al kg di  $ 54,57. Nel complesso il comparto dei minerali, oltre il coltan si esporta la cassiterite e la wolframite, ha assicurato entrate dall’esportazione per complessivi $ 226 milioni nel 2013. Nei primi dieci mesi del 2014, sempre secondo la BNR, le esportazioni hanno riguardato 1931 tonnelate di minerale per un controvalore di $ 87,4 milioni, in diminuzione del 28,0% rispetto all’analogo periodo del 2013, anche a causa di una diminuzione del costo medio al kg. che si è attestato su $ 45.26. A fronte del primato nelle esportazione nessuna fonte parla del dato relativo alla produzione. Anche operatori autorevoli come la società di consulenza KPMG in un suo recente rapporto parla di "una crescita straordinaria nel 2013, sia in termini di produzione e di esportazione" facendo però solo riferimento al dato delle esportazioni fornito dalla BNR, senza produre alcun dato relativo al minerale estratto. Evidentemente, in assenza di un dato ufficiale circa la produzione si può affermare che non tutto il coltan esportato ufficialmente dal Rwanda è estratto dal sottosuolo del paese. Lo testimonia anche il dato stesso del quantitativo esportato nei primi dieci mesi del 2014 significativamente inferiore(- 13,37%) sull’analogo periodo del 2013: un  dato difficilmente spiegabile di fronte a un processo estrattivo regolare e in continua espansione dai siti rwandesi e quindi probabilmente riferibile all'aleatorietà dei rifornimenti provenienti dal vicino Congo. Infatti, non è un segreto per nessuno che una significativa parte del coltan ufficialmente esportato dal Rwanda abbia origine nel vicino Kivu nella R.D. del Congo e da qui approdi in Rwanda, in forme più o meno legali.Al riguardo bisogna ricordare gli sforzi compiuti dal Rwanda stesso per accreditarsi come trader legittimo dei minerali di origine congolese, nel rispetto delle normative internazionali emanate per contrastare il traffico di minerali provenienti da zone di conflitti (leggi precedente post).


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