"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


lunedì 26 maggio 2014

Kigali: il ministro Padoan controcorrente sulla gestione dell'immigrazione

“L'Europa dovrebbe fare di più per migliorare le condizioni delle persone perchè possano vivere e lavorare in sicurezza nei rispettivi paesi d'origine. Questo obiettivo può essere ottenuto  rafforzando e perfezionando il flusso delle risorse in Africa in modo che ci siano più opportunità di lavoro create in loco piuttosto che essere ricercate altrove.” Questo è quanto sostenuto dal  ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan in margine al convegno annuale della Banca Africana di Sviluppo (AfDB) tenutosi la settimana scorsa a Kigali, in cui e' interventuo, primo ministro del tesoro a visitare il Rwanda e a partecipare alle riunioni dell’AfDB, in una sessione  sul tema "L'Africa e l'economia mondiale".Per gestire la pressione migratoria in un'ottica atta a garantire vantaggi per entrambe le parti (win-win), secondo il ministro Padoan si deve altresì “ contribuire a rafforzare le infrastrutture dell'istruzione in Africa ad un livello in cui gli studenti acquisiscano competenze adeguate che consentano loro di creare i propri lavori.”Nell’intervista concesso a The New Times, il ministro Padoan, anche nella veste di presidente entrante dei ministri dell'economia e delle finanze dell'Unione Europea, ha affermato che " certamente uno dei settori prioritari della presidenza italiana sarà quello di stimolare la crescita dei posti di lavoro non solo in Europa, ma anche altrove attraverso l'integrazione,  Naturalmente, essendo parte di un governo che fa parte dei confini meridionali dell'Europa, non posso evitare di considerare l'immigrazione come una sfida."
Come si vede una posizione che, forse , non tutti in Italia condivideranno, neppure tra le forze politiche che sostengono il governo.
Per chi fosse interessato all’intera intervista, in inglese, cliccare qui.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il ministro Padoan farebbe bene a considerare il dato demografico : lo invito a leggere " i limiti dello sviluppo" del Club di Roma visto che lo sviluppo dell'Africa sarà pagato dai contribuenti europei, e siamo stufi di mantenere i regimi più corrotti del mondo che sottraggono risorse ai nostri comuni : lo invito a prendere contatti con la Legione Straniera che sicuramente ha una visione più chiara della "questione africana". Viva la Francia, Viva l'Inghilterra! Viva l'Europa ! Basta parassiti!

mbg ha detto...

Le previsioni del Club di Roma si sono rivelate infondate quasi da subito. L'Africa ha ricchezze, appetite da tutte le grandi economie mondiali, per finanziare il proprio sviluppo attraverso la colloborazione auspicata dal ministro Padoan.