"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


sabato 10 marzo 2012

Alla fine la spuntano i produttori di latte

Il braccio di ferro sul latte tra produttori e la grande industria agroalimentare Iniyange, di cui avevamo riferito nel post di ieri, si conclude con un accordo :gli agricoltori di Nyagatare si impegnano a fornire su base giornaliera una quantità minima di 35.000 litri di latte, ampliabili a 50.000 litri, acquistati da Inyange al nuovo prezzo di 190 Frw per litro, contro i 130 Frw precedenti. Le rimostranze  degli allevatori, unite al probabile timore  di Inyange di rischiare qualche richiamo dall'alto per aver fatto mancare il latte nella capitale,   hanno sortito il loro effetto. Oltre al nuovo prezzo l’accordo prontamente pubblicizzato, anche con una certa enfasi, da Inyange prevede anche tempi certi di pagamento fissati in 7 giorni. La normalizzazione dei rapporti tra allevatori e l’industria lattiera permette di riportare sugli scaffali dei supermercati e dei negozi le confezioni di  latte a un prezzo  più contenuto, circa 750 Frw al litro, scongiurando così un'antipatica pubblicità negativa non solo a Inyange.

Nessun commento: