"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


lunedì 31 maggio 2010

Sacerdote congolese: datemi una mano ad avviare un allevamento di capre

Un sacerdote congolese che vive in Italia ha lasciato nei giorni scorsi questo commento a un vecchio post del 2008 che trattava di documentazione agricola per i paesi africani: " Avec les mamans d'un village du Nord-kivu, je voulais faire naitre l'elevage des chèvres de qualité. Où pouvons-nous envoyer une personne pour une formation véterinaire de 6 mois et où pouvons-nous les acheter ?" .  Il sacerdote vorrebbe dar vita con le mamme di  un villaggio del nord Kivu a un allevamento di capre di qualità e per questo ci chiede dove poter inviare una persona per una formazione veterinaria appropriata e dove acquistare le capre. Vorremmo essere utili e poter rispondere positivamente a questo religioso. Purtroppo, chi ci segue sa benissimo come il problema della formazione, in particolare in campo agricolo, sia oltre che uno di quelli più trattati nel nostro piccolo blog, anche quello con cui l'Associazione Kwizera ha dovuto misurarsi nel Progetto MIkAN. Non senza qualche difficoltà, alle famiglie partecipanti al Progetto si è riusciti a somministrare, durante appositi incontri, qualche nozione di base sull'allevamento per permettere loro di prendersi cura delle capre loro assegnate.Dopo aver atteso invano per mesi che docenti  della scuola di agricoltura di Nyagahanga ci facessero una sintesi di una ventina di pagine di un manualetto esistente sull'allevamento delle capre, siamo finalmente riusciti con la collaborazone di un giovane veterinario a venire a capo del problema. Alcune schede operative contenenti le nozioni di base per avere cura di una capra sono state finalmente predisposte e sono ora in fase di traduzione in kinyarwanda. Vorremmo essere utili a questo sacerdote, purtroppo non possiamo offrirgli nulla più della piccola esperienza che stiamo vivendo con il progetto MIkAN che,  grazie all'impegno di Don Paolo, del coordinatore  Jean Damascene e del giovane veterinario Théogène, sta avendo un positivo riscontro nelle comunità locali coinvolte. Comprendiamo benissimo che il nostro sacerdote congolese si aspettasse risposte più esaustive del suo problema, per ora questo possiamo offrirgli: trasmettergli quel poco che abbiamo maturato sul campo in questo anno di  esperienza con il Progetto MIkAN. Chissà che anche da un semplice scambio d'idee non possa nascere qualcosa di utile!

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