"Prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra". Benedetto XVI


mercoledì 12 settembre 2012

Il Rwanda candidato a membro del Consiglio di sicurezza ONU

Il 18 ottobre p.v. potrebbe essere un giorno molto particolare per il Rwanda, infatti  in quella data a margine della 67a sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite ci sarà l'elezione   per un  mandato non rinnovabile di due anni, di un membro non permanente nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per il biennio 2013/2014. Nonostante le riserve che potrebbero venire da qualche paese a seguito dei recenti sviluppi della crisi nel Kivu, il posto per il Rwanda dovrebbe essere assicurato dal regolamento stesso con cui deve essere scelto il rappresentante africano. Infatti,   tre seggi in seno al Consiglio di Sicurezza sono assegnati ai paesi africani, secondo la seguente ripartizione:   un seggio  per i paesi dell'Africa occidentale, un altro alternativamente ai paesi dell'Africa centrale e del Nord Africa, e un seggio  alternativamente ai paesi dell'Africa orientale e meridionale.Attualmente,  questa zona è rappresentata dal Sudafrica, il cui mandato scade il 31 dicembre 2012, e il posto dovrebbe essere preso da uno dei paesi dell'Africa orientale. Il Rwanda è stato designato quale candidato unico della subregione  in occasione della 20esima sessione dell'Unione africana  tenutasi ad Addis Abeba nel gennaio scorso. A meno quindi di imprevisti, possibili  stante il delicato momento diplomatico che sta vivendo l'area,  il Rwanda ritornerà  a far parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite come membro non permanente, dopo esserne stato membro, tragica coincidenza, nel biennio 1994-1995, proprio nel mentre si consumava la tragedia rwandese.

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